Qualunque fotografo nella sua carriera, ha desiderato entrare nella più grande agenzia fotografica internazionale; LA MAGNUM.
Non solo per il suo grande prestigio, che già basterebbe, ma perché unisce grandi menti fotografiche, che gestiscono il loro lavoro, al di là delle testate giornalistiche.
Se questa è la vostra aspirazione, sappiate che per farne parte dovrete presentare un portfolio fotografico, successivamente, se ammessi, potreste diventare associati solo dopo un periodo di affiancamento da parte di un tutor membro dell’agenzia e dopo due anni acquisire il titolo di membri dell’Agenzia Magnum Photos.
Ma in questo caso l’attesa è più che ripagata.
La Magnum Photos è stata Fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger, William Vandivert ha la forma giuridica di Società Cooperativa, che riunisce, anche con lo scopo di proteggere il diritto d’autore in ambito fotografico e la trasparenza d’informazione. Riunisce tra i sessanta tra i migliori fotografi del mondo. Ogni fotografo è diverso, e la forza del gruppo è proprio questa babele artistica.
L’agenzia Magnum ha prodotto alcuni tra i più importanti reportage degli ultimi anni, documentando guerre (il Vietnam di Phillip Jones Griffiths), catastrofi etniche (la carestia in India di Werner Bischof) o eventi sociali (il movimento americano per i diritti civili di Leonard Freed), ma anche sottolineando, con personali e originali interpretazioni, quegli aspetti della società non evidenziati dal giornalismo tradizionale, raccontando il mondo degli anziani (Martine Franck), la vita dei minatori in Bolivia (Ferdinando Scianna) oppure i curiosi ritratti canini di Elliott Erwitt.
(fonte Wikipedia)
La tradizione di Magnum prevede che le immagini scattate rimangano di proprietà del fotografo Magnum, e non delle riviste dove esse vengono pubblicate,all’inizio era così per tutti i fotografi che si occupavano di reportage. La magnum permette all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli.
Le immagini dei fotografi Magnum sono riuscite a creare un ponte ideale, che ancora oggi lega, il giornalismo e l’arte, l’osservazione globale e il punto di vista personale.
In questi anni, sono entrati a far parte del team nuove leve della fotografia.
Tutti hanno esplorato nuovi modi e nuovi approcci della fotografia di documentazione.
Grazie al loro spirito critico hanno messo alla prova il mezzo fotografico, in tutte le sue possibili forme.
Lorenzo Meloni, Richard Mosse, Max Pinckers, Matt Black, Carolyn Drake e Newsha Tavakolian. Questo è stato il primo anno in cui sono stati scelti 6 candidati, fino ad oggi massimo 2 candidati vagliati ogni anno.
Ancora prima di essere effettivamente membri a tutti gli effetti, devono fare i due anni di gavetta. Dopo tale periodo, sottoporanno nuovamente i propri lavori all’attenzione degli altri soci e solo se otterranno una maggioranza di voti pari al 66% diventeranno anche loro membri associati. Chi riuscirà ad arrivare fino alla fine, esaudirà un sogno, e farà parte degli “eletti”.
Ogni personalità che ha fatto parte della Magnum ha trovato il suo particolare modo di affrontare la sfida che la fotografia contemporanea, con la sua continua e rapida evoluzione, propone. Magnum, in questo senso, è uno strumento flessibile per generare e promuovere il proprio lavoro. Ancora oggi, a oltre 50 anni dalla sua fondazione, sembrano valide le parole con cui Inge Bondi, dello staff, rispose in un intervista del 1955, quando le chiesero chi fosse un fotografo di Magnum: “È un reporter, un commentatore e a volte un poeta: il tutto unito in una persona sola”.
Guarda il sito della Magnum Photos
Guarda le opportunità lavorative offerte da Magnum Photos
Ottieni una Certificazione Adobe per migliorare il tuo CV da fotografo